Lo spettacolo “#senzagiridiboa” nasce sull’onda della protesta nata a seguito delle parole dell’imprenditrice Elisabetta Franchi sul tema donne e lavoro nel mondo della moda. “Faccio una premessa”, dice l’imprenditrice, “Io le donne le ho messe ma sono anta, ancora ragazze ma ragazze cresciute. Se dovevano sposarsi si sono già sposate, se dovevano far figli li hanno fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello. Diciamo che io le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano H24″. Un gruppo di donne, giornaliste, madri e non, si sente offeso dalle parole dell’imprenditrice e dà il via ad una protesta simbolica con l’hashtag #senzagiridiboa, raccogliendo migliaia di adesioni spontanee sui social. Alle adesioni seguono centinaia di e-mail e messaggi di donne e uomini che affidano alle giornaliste la propria storia di discriminazione. “Se il pregio dell’imprenditrice è aver dissolto il velo di ipocrisia sulla questione donne e lavoro adesso è il momento di agire” dicono le giornaliste che con questo spettacolo portano sul palco le dodici storie più significative che hanno raccolto dopo aver lanciato la loro campagna social.